NON SOLO TUBI, MA ANCHE REGOLARITÀ A MEDIA
di Luciano Amato
Sabato 20 febbraio 2016, Ronde Hivernale de Roquefort les Pins: podio interamente italiano (primi Mascagni-Farsetti, secondo Aiolfi, terzi Riva-Gambini della nostra Squadra Corse), altri due equipaggi italiani nei primi dieci (tra questi quello della nostra Squadra Corse, Gandolfo-Amato su Lancia Delta Evo 1).
Sabato 9 aprile 2016, Ronde de St. Martin du Var-Vallée de l’Esteron: quattro equipaggi italiani nei primi cinque (Aiolfi primo, Riva-Gambini terzi, Gandolfo-Amato quarti, Mascagni-Farsetti quinti).
Sabato 9 aprile, 30° Sanremo Coppa dei Fiori (Campionato Europeo FIA di regolarità): primo assoluto Marcattilj-Giammarino, podio interamente italiano.
Il 2016 sembra iniziato molto bene per gli italiani che praticano la regolarità a media, ma da qualche tempo, in realtà già da qualche anno, alcuni soci del Club, iscritti alla Squadra Corse, si stanno facendo onore nel mondo della cd. regolarità a media imposta, quella che viene anche chiamata regolarità “all’europea”, dato che è quella praticata quasi ovunque in Francia, in Spagna, in Belgio, in Gran Bretagna, finanche in Grecia. Si tratta di un modo di gareggiare abbastanza atipico per gli appassionati italiani, i quali sono abituati a regolare il tempo di percorrenza di una prova speciale in funzione del passaggio sul pressostato, il che determina l’anticipo o il ritardo rispetto al tempo imposto solo in quel determinato punto del percorso, evidenziato sul road book. Nella regolarità a media, invece, non sono noti in anticipo i punti di rilevamento del tempo di passaggio (che in genere sono più d’uno in ogni prova e sono tenuti segreti), per cui il concorrente conosce l’inizio e il termine della prova, ma non sa dove e quando verrà rilevato il suo tempo (o i suoi tempi) di passaggio.
Ciò determina un approccio molto diverso alla gara: con i pressostati si deve cercare di arrivare con un certo anticipo in prossimità del traguardo di prova e poi predisporsi, soprattutto mentalmente, a un passaggio il più possibile preciso, al centesimo di secondo (che è appunto l’unità di misura delle penalità che verranno attribuite e che determineranno la classifica); gareggiando a media, invece, si deve cercare, in ogni punto del percorso (e le prove sono lunghe da un minimo di sei/sette km ad un massimo che può arrivare fino a trenta/quaranta km), di “restare in media”, cioè di percorrere la prova sempre alla stessa velocità qualunque sia l’altimetria (salita o discesa), la tortuosità (un tornante difficilmente può essere percorso a più di 25/30 kmh), la scorrevolezza del fondo stradale (asciutto, bagnato, sterrato, con buche, ecc.).
Ebbene, in questa non facile specialità, che è sempre più praticata, e con successo, dai regolaristi italiani, la Squadra Corse non è rimasta a guardare. Il primo a gareggiare regolarmente a media, dopo ottimi trascorsi sui tubi (due coppe CSAI), è stato Fabio Ongari che, in coppia con sua moglie Patrizia, vanta un settimo posto al Rallye Monte Carlo Historique e molti altri prestigiosi risultati, conquistati dapprima con la fida Alfa Romeo GTV 1750 e poi con la berlinetta Alpine Renault A110 1600 SX, protagonista anche sulle strade del Tour de Corse. Dopo di lui si è fatto contagiare dalla “malattia” anche Marco Leva che, in coppia con sua moglie Alexia, ha disputato più volte la gara monegasca, ottenendo sempre buoni risultati, e per tre anni di seguito il Neige et Glace, la gara organizzata dalla Zaniroli Promotion nel Doubs e nel Jura, le regioni francesi dall’inverno più rigido.
Ma il risultato più prestigioso lo ha raggiunto il grande Paolo Marcattilj che, dapprima in coppia con Marco Maria Calegari e poi con Francesco Giammarino ha portato in Italia, per due anni consecutivi (nel 2014 e nel 2015) il FIA Trophy for Historic Regularity Ralllies, in pratica il titolo di Campione europeo della specialità.
Quasi contemporaneamente altri due equipaggi della Squadra Corse del CMAE si affacciavano alla ribalta nazionale e internazionale della regolarità a media: si tratta di Ruggero e Fiorella Riva, che da quasi tre anni occupano stabilmente le prime posizioni nelle gare del Challenge AEV (Autos d’Epoque de la Vesubie) sulle mitiche strade del rally di Monte Carlo e sono giunti secondi nel campionato 2015, vinto dall’italiano Mascagni; e del compianto Luciano Botto in coppia con il suo grande amico Francesco Giammarino, piloti gentlemen con ottimi risultati e al tempo stesso organizzatori competenti di gare a media in Lomellina. Ultimi arrivati ma decisamente in crescita di risultati Maurizio Gandolfo e Luciano Amato i quali, dopo aver pagato lo scotto del noviziato, sembrano avviati verso risultati interessanti.
I prossimi impegni per gli equipaggi della Squadra Corse CMAE sono fissati dal 26 al 29 maggio in Grecia per l’Historic Rally of Greece, valido per il Campionato FIA Regularity Rally,che vedrà al via il campione europeo in carica Paolo Marcattilj su Porsche 911 in compagnia del grande “naviga” Francesco Giammarino; e per il 25 giugno prossimo alla “Ronde Historique de Gattieres”, nell’entroterra di Nizza, con un percorso molto impegnativo lungo circa 300 km, con 9 prove speciali e con il valico del Col de Bleine, del Col St Michel, del Col de Champs e de Col de la Couillole.